Ciascuno di noi può giocare un ruolo importante nella tutela e conservazione dell’ambiente che ci circonda. In che modo vi starete chiedendo? Ad esempio partecipando attivamente a progetti di Citizen Science. Vediamo dunque di cosa si tratta.
DEFINIZIONE
La Citizen Science o “scienza del cittadino” è il coinvolgimento di cittadini volontari in attività di ricerca scientifica. Come tale ha dunque il potenziale per riunire gli scienziati, i decisori politici e la società nel suo insieme in modo efficace. Attraverso la Citizen Science, tutte le persone possono partecipare a molte delle fasi del processo scientifico, dalla progettazione della domanda di ricerca, alla raccolta dei dati e alla mappatura dei volontari, all'interpretazione e analisi dei dati e alla pubblicazione e diffusione dei risultati.
NASCITA E SVILUPPO DELLA CITIZEN SCIENCE
Le origini della Citizen Science risalgono al 1900, quando negli Usa la National Audubon Society, un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata alla conservazione della natura, promosse una campagna per censire le popolazioni di volatili. Dal 14 dicembre al 5 gennaio di ogni anno, gli appassionati di ornitologia iniziarono così a riunirsi in gruppi e, sotto la guida di esperti, partecipare al censimento osservando e classificando le varie specie. Questa campagna rimane ancora oggi uno degli eventi più popolari per i birdwatcher (Fig. 2). I progetti di Citizen Science nel tempo hanno ricoperto una innumerevole varietà di aree, dall'astronomia alla sismologia, dal monitoraggio dell'inquinamento acustico al controllo della diffusione di malattie infettive, della distribuzione di specie autoctone e di specie aliene nel nostro mare (Per sapere di più su quest’ultimo argomento, ecco qui un nostro articolo al riguardo).
La Citizen Science è quindi uno strumento potente e popolare che ha preso piede negli ultimi decenni.
LA “SCIENZA DEI CITTADINI” PER LA TUTELA DEL MARE
Applicata all’ambiente marino rappresenta una strada promettente per migliorare l’impegno nella conservazione, aumentare la consapevolezza dei cittadini sullo stato di salute degli oceani e fornire loro informazioni sull’inquinamento e sullo stato di conservazione di alcune specie. Nel mar Mediterraneo, ad esempio, le invasioni biologiche costituiscono una seria minaccia: l'uso combinato della scienza dei cittadini e delle reti sociali ha amplificato i risultati ottenuti attraverso le attività di ricerca tradizionali, consentendo frequentemente la registrazione di specie che altrimenti sarebbero passate inosservate. Grazie alla Citizen Science, ad esempio, sono state raccolte tante osservazioni di mammiferi marini (Non conosci la cetofauna del Mare Nostrum? Ecco qui un articolo al riguardo).
La subacuea al servizio della scienza
I subacquei in particolare possono giocare un ruolo importante come partecipanti alla Citizen Science, perché hanno la passione, l’energia e le abilità per documentare ciò che è nascosto agli occhi della maggior parte del pubblico.
Come scuola di subacquea, noi di TuttiSub ci impegniamo attivamente nella salvaguardia del Mare Nostrum in diversi modi:
- Tra le nostre proposte, il corso PADI/DAN Basic Research Diver e Operator, ad esempio, si rivolge a tutti quei subacquei e apneisti che desiderano partecipare in maniera attiva alla ricerca imparando a registrare i dati sulle immersioni effettuate in modo preciso ed efficiente e inoltrarle poi per scopi scientifici presso Il Project AWARE e il DAN Europe Research and Innovation.
- Organizziamo, inoltre, giornate di formazione Project Aware sulla tutela ambientale. La PADI AWARE Foundation, infatti, promuove la nostra visione per un ritorno a un oceano pulito e sano, allineando strategicamente l'azione della comunità con il cambiamento delle politiche. Scaricando, ad esempio, l'app gratuita PADI AWARE Foundation si possono registrare i detriti marini trovati durante ogni immersione Dive Against Debris o durante una semplice passeggiata sulla spiaggia.
- Infine, attraverso il progetto Ocean Literacy di PADI (ex Scuola d’Amare), ci occupiamo di educazione ambientale nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Danna Moore, direttore delle operazioni globali per Project AWARE, dice:
“I prossimi dieci anni saranno fondamentali per ottenere una trasformazione per salvare il nostro oceano. Il mondo naturale sta affrontando una grave crisi ma, attraverso le sempre più numerose iniziative guidate dalle comunità e un approccio più forte alla mobilitazione della comunità subacquea, siamo pronti a creare un cambiamento e fare la differenza, sia a livello locale che mondiale.”